LA PLASTICA NEGLI AMBIENTI MARINI: EFFETTI AMBIENTALI DI UNA ECONOMIA LINEARE
REFERENTI: Sonia Manzo, Juri Rimauro
AREA ESPOSITIVA NON SOGGETTA A PRENOTAZIONE
PUBBLICO: GENERICO - ORARIO: 15:00 – 22:00 - POSTI: ILLIMITATI
I rifiuti rappresentano il prodotto finale di una economia lineare. Questi costituiscono un serio problema quando abbandonati in ambiente e/o non correttamente inseriti in un processo di valorizzazione e di riutilizzo, così come previsto dai principi di una economia circolare. Infatti la loro produzione , smaltimento e gestione comporta un enorme dispendio di energia e rilascio di gas serra responsabili del riscaldamento globale.
La plastica ormai viene sempre più considerata uno degli elementi che caratterizza l’era in cui viviamo. Allo stato attuale i materiali polimerici costituiscono la maggior parte degli oggetti che quotidianamente utilizziamo:le caratteristiche che ne hanno consentito la rapida diffusione ed applicazione : leggerezza, resistenza e costi di produzione contenuti rappresentano, l’origine dei danni ambientali soprattutto in ambiente marini. Dati recenti hanno evidenziato che oltre l’80% dei rifiuti raccolti nel Mar Mediterraneo, spiagge comprese, è rappresentato da plastiche. E' sempre più evidente che tali contaminanti possono provocare effetti dannosi per l'ecosistema marino.
Verranno illustrati sia i principali metodi di campionamento di matrici ambientali (acque e sedimenti marini) e la loro preparazione per le successiva caratterizzazione chimica., che i principali effetti avversi per organismi marini derivati dalla esposizione a macro e microplastiche .